Priorità, traguardi e obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione,    dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

 

Priorità 1: ridurre l'abbandono scolastico nelle classi prime di indirizzo liceale e nelle classi prime di indirizzo tecnico

Area: Risultati scolastici

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

- riportare stabilmente la percentuale di non ammessi nelle classi prime significativamente sotto il 10% (in riferimento ai licei)

- ridurre stabilmente di almeno il 5% la percentuale di non ammessi nelle prime (in riferimento ai tecnici)

Motivazione della scelta effettuata: Da un’analisi dei dati degli ultimi tre anni si è riscontrato nel 2013/2014 un aumento delle percentuali di non ammissione nelle classi prime di indirizzo liceale e tecnico. Rientrando fra le finalità fondamentali della scuola cercare di favorire il successo scolastico, e considerando le forti difficoltà – di vario genere - che molti studenti incontrano nel passaggio dalla scuola media a quella superiore, si è ritenuto opportuno individuare tale tasso di non ammissione come criticità su cui lavorare, al fine di mettere in atto processi (cfr. apposita sezione) che tendano a ridurlo stabilmente.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

 

  •         i Consigli di classe individuano un tutor per ogni ragazzo in difficoltà
  •         sulla base delle prove d’ingresso, anticipare a ottobre alcuni interventi mirati di supporto
  •         svolgere due settimane (staccate fra loro) di ripasso nel pentamestre (una in modalità peer tutoring)
  •         corso di formazione per tutor rivolto a docenti dei consigli di classe

 

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

- prevedere da ottobre interventi di supporto, per evitare che gli alunni accumulino carenze e insufficienze e subiscano un contraccolpo psicologico che ne comprometta il successo scolastico;

- due momenti di ripasso nel 2^ periodo scolastico possono permettere di recuperare, in modo assistito e senza dover studiare nuovi argomenti, le lacune accumulate;

- un docente tutor (ruolo per cui va prevista un’adeguata formazione) può aiutare l’alunno in difficoltà a partire dalla sua situazione e dai suoi bisogni.

 

Priorità 2: Migliorare i risultati INVALSI nelle seconde di indirizzo professionale

Area: Risultati nelle prove standardizzate

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: Nelle seconde di indirizzo professionale migliorare almeno del 2% (punt. ESCS) l’andamento nella prova di italiano

Motivazione della scelta effettuata: Nella prova INVALSI di matematica le seconde degli indirizzi professionali mostrano un esito non privo di ombre ma complessivamente soddisfacente. Più contrastato invece il risultato nell’altra prova. Il miglioramento del punteggio nella prova di italiano è stato assunto come priorità considerando il valore cruciale che le competenze oggetto di tale prova rivestono sia in relazione all’andamento didattico sia per quanto riguarda, più in generale, l’ambito extrascolastico.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

  •         nella programmazione delle varie discipline riservare uno spazio adeguato alle competenze in italiano (primo biennio professionale);
  •         testare competenze in italiano con prova d'ingresso e simulazione finale (prime professionali)
  •         docenti di italiano e consigli di classe operano una riflessione sull’andamento di simulazioni e prove INVALSI (seconde di indirizzo professionale);
  •         simulazione un mese prima della prova INVALSI (seconde di indirizzo professionale);

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

  •         un’apposita programmazione dei dipartimenti può ottenere che, in ogni classe del primo biennio, le competenze oggetto della prova, in particolare la comprensione del testo, trovino il necessario rilievo nelle varie discipline;
  •         un’analisi dei risultati INVALSI è condizione indispensabile per una didattica finalizzata al miglioramento degli alunni in relazione alla conoscenza dell’italiano in generale e alla comprensione del testo in particolare;
  •         prova d’ingresso e simulazione finale nelle prime tendono all’acquisizione di elementi utili a orientare la didattica riferita alle competenze oggetto della prova;
  •         una simulazione un mese prima della prova può servire a familiarizzare i ragazzi con la prova stessa.