I Meccanici della Conoscenza

I MECCANICI DELLA CONOSCENZA
Regia, sceneggiatura: Patrizia Pentassuglia;
Fotografia: Patrizia Pentassuglia-Simone Montella;
Montaggio: Simone Montella;
Microfonista: Alessandro Grossi;
Interpreti: professore Giuseppe Acucella, professore Gigi Roggero e gli studenti Matteo Zucchini, Manuel Gionta, Sandor Claudiu Florin, Pasquale Iaconeta, Luca Tripolini, Francesco Marandella, Ahmed Haiat, Luca Franciosi, Daniel Bovinelli, Tarik Khasbi, Giacomo Munari, Loris Quitadamo, Mohammad Murtaza, Paolo Pennini; Istituto di istruzione superiore Giordano Bruno- Ist. Prof. Industria e Artigianato- Molinella, Italia, 2019
La storia si sviluppa su due linee:
- La conoscenza delle cose; il sapere non conosce limitazioni. Curiosità e sensibilità possono indicarci la strada della conoscenza. A tutti è dato il conoscere.
- Il succedersi degli avvenimenti creano diverse situazioni di peaks (momenti di tensione, di riso, dissidi, competizione, solidarietà, amicizia, solitudine, partecipazione, inclusione, ecc..) In una scuola secondaria di II grado della Bassa Bolognese, nel laboratorio-officina, avvengono fenomeni inspiegabili.
Gli studenti sostengono che ci sia una strana presenza: pur non essendoci nessuno, si avvertono strani rumori, le macchine sembrano prendere vita, si odono voci spettrali, i fogli volano. Pur ritenendo saperi astratti alcune materie, con l'aiuto degli insegnanti, i ragazzi cercheranno di scoprire le cause di tali fenomeni attraverso la conoscenza di autori e filosofi alieni al loro corso di studi. La loro curiosità aprirà varchi inaspettati, come la consapevolezza di essere dei “meccanici della conoscenza” e che, tra i loro arnesi da lavoro e i libri, non esiste alcuna differenza. Tuttavia, la strana presenza sembra burlarsi di loro ed essere così la causa della manifestazione di alcuni episodi allucinatori. Tra i ragazzi, Luca si addormenta e, sognando gli atomi, viene risucchiato da uno di essi. Matteo, il più introspettivo e convinto di non essere altro che un “povero meccanico”, subisce il fascino della scoperta di Lucrezio il cui monito sembra arrivare da lontano per dare una risposta ai suoi perché.